“...La maggior parte delle tele esposte ci investono con un inaspettato fantasmagorico turbinare di immagini legate a ricordi, a stimoli culturali, a libere creazioni di fantasia, a riproposte di archetipi storicizzati, a preavvertimenti avveniristici, ed a quant’altro di ”Extra-umano” possa esserci; in una figurazione quasi spavalda giacché retta su insolite ed azzardate formulazioni manierate e “baroccheggianti” capaci, però, ad elevare (dall’imponderabilità del Kronos) l’immagine dell’eterna ed inesauribile potenzialità dell’Uomo.

 Di questo, prevalentemente emblematico, elemento cosmico: ora, così, drammaticamente, represso nel suo titanico dinamismo spirituale. C’è, infatti, nel suo esclusivo creare  tipologie idealizzate un evidente motivo di reagire all’intenzione culturale modernista che nega dall’elemento umano (dall’artista rispettato nella sua Integrità Corpo-Spirito) le sue facoltà animistiche; limitandosi ed esaltarne  la sua “Scorza”- ossia l’ effimera e prosaica fisicità del solo Corpo -...”

Shinichi SEGHI (Critico)

per il catalogo della personale alla galleria “Art Museum Ginza a Tokyo- ottobre 1999 (sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia) -traduzione eseguita da Yoko Hoshida-.